Pesca, stop al far west nelle isole minori

PALERMO – Dopo l’ordinanza n. 2929/05 del TAR del Lazio che, su ricorso della LAV e di altre associazioni ambientaliste, ha sospeso il Decreto del sottosegretario alla pesca, on. Scarpa Bonazza Buora, col quale si riautorizzavano le micidiali spadare sotto le mentite spoglie delle reti ”ferrettare”, la LAV Sicilia ha chiesto all’Assessore regionale alla Pesca, on. Lo Monte, di sollecitare gli organi di vigilanza marittima ad una rigorosa azione di controllo della pesca nelle isole minori.

”La Magistratura finalmente blocca il far west normativo tenacemente perseguito dal sottosegretario Scarpa – dichiara Marcella Porpora, coordinatrice della LAV Sicilia – che tra deroghe per le pesche tradizionali, per il novellame e ora per le spadare, sta demolendo le regole minime di sostenibilita’ ecologica e legale della pesca, in aperta violazione del diritto comunitario ed a favore dei settori ittici piu’
distruttivi. Il TAR ha riconosciuto l’illegittimita’ del decreto che autorizzava reti da posta pelagiche fino a 12 miglia dalle isole minori, con una deroga illegale al Regolamento UE n.1626 del 1994. Un provvedimento gravissimo per l’ecosistema marino: le ferrettare (lunghe fino a 5 km e con maglia larga fino a 18 cm.) sono reti decisamente poco selettive e costituiscono una minaccia per i cetacei, tant’e’ che assieme alle spadare sono state oggetto di varie decisioni, nazionali ed internazionali, che ne vietano l’utilizzo”.

”Di fronte alle prepotenze di piccole lobbies di pescatori, il sottosegretario Scarpa invece di cercare il loro consenso con provvedimenti illegittimi che ne favoriscono ogni capriccio corporativo – conclude Porpora -, dovrebbe mostrare piu’ attenzione per la legalita’ e per le risorse ittiche. L’ambiente marino, considerato troppo spesso ”zona franca’
‘ in cui tutto sarebbe lecito, non puo’ tollerare ulteriori saccheggi con sistemi di pesca inaccettabili e politiche sconsiderate come quelle attuate dal Ministero delle Politiche Agricole in questi anni”.