Il lavoro reinventato: i Bed and Breakfast. Avere una casa e trovare nuovi amici. Guadagnando.

PALERMO – Penuria di posti di lavoro che penuria è dire poco. Fame atavica di posti di lavoro: questa definizione meglio si attaglia alla realtà  siciliana. Ma i siciliani sanno come darsi da fare: e lo fanno, o per amore o per forza. Ed ecco che, sfruttando quanto di più bello esiste in Sicilia, e cioè¨ il mare, il siciliano si è¨ inventato un lavoro….

E sono nati i Bed and Breakfast, che ricalcano una vecchia trovata anglosassone che consiste nel dare in affitto, offrendo servizi alberghieri, camere della propria casa.
Le tariffe, spesso molto più contenute rispetto a quelle degli hotels tradizionali, allettano il turista e poi la calda accoglienza così tipica dei siciliani lo conquista del tutto.
Sono moltissime, sparse su tutto il territorio regionale, le villette che i proprietari hanno adibito a questo tipo di struttura ricettiva.
Il bello di questa attività  è che si svolge da casa, anzi “in” casa, e che consente un rapporto diretto e costante con gli ospiti.
Ma gentilezza, garbo, nessuna invadenza e pulizia massima sono imperativi categorici.
Nei paesi anglosassoni esistono da sempre: da noi sono una grande novità  verso la quale, però, l’utente si mostra un po’ scettico: se è vero che la gente del nord è più disinvolta e più incline a sperimentare nuove formule, è anche vero che il meridionale poco si fida di andare in casa di – tanto per fare un esempio – un veneto o un lombardo.
Ma la Sicilia è ormai piena di Bed and Breakfast, identificabili mediante l’acronimo B&B, e vanno a gonfie vele.
I ragazzi hanno avuto questa opportunità  in più: sempre che i loro padri abbiano avuto in passato l’opportunità  di comprare una villetta, s’intende.
Un’occupazione gradevole, piuttosto gratificante specie quando si sa cucinare bene e si offrono agli ospiti assaggini della cucina tipica regionale : un gesto graditissimo che non mancherà  di lasciare un ottimo ricordo negli ospiti.
Di solito si instaurano rapporti solidi di amicizia e di ritorni ciclici, estate dopo estate.
Certo, le cifre che si riescono a mettere insieme non sono certo stratosferiche visto anche che- sebbene i costi raddoppino in quel periodo – la gente sceglie ancora di andare in vacanza nel mese di agosto, ingolfando le strutture per poche settimane e lasciandole vuote nel resto dei mesi estivi che, per molti versi, sarebbero da preferire al mitico agosto.
Ma, sebbene i guadagni non siano esorbitanti, aiutano molto qualunque budget familiare a fronte di costi davvero contenuti: qualche piccolo aggiustamento alle camere da destinare agli ospiti, una buona creatività nel preparare e servire la colazione e il gioco è fatto.
In definitiva l’attività  consiste proprio in questo: nell’offrire l’alloggio e la prima colazione, meglio se abbondante e meglio se elastica negli orari. Il resto sarà  lo stesso ospite a gestirlo: perché chi frequenta un B&B sa bene di essere in casa di gente con normali attività  di vita quotidiana. A differenza dell’ospite di un hotel, il frequentatore del B&B raramente chiederà  servizio in camera, o servizo di lavanderia, o resterà  in camera a guardare la TV. Il frequentatore del B&B è un globetrotter: gira i posti in lungo e in largo. Torna a casa a sera inoltrata per trovare una doccia tiepida ed un letto fresco e pulito, sapendo che l’indomani mattina lo accoglieranno i profumi dei croissant caldi conditi da un sorriso.
Il governo regionale, recependo una normativa nazionale, ha concesso anche in Sicilia i contributi “una tantum” per agevolare ed incentivare questo tipo di attività , consentendo un massimo di cinque camere da mettere a disposizione degli ospiti e concedendo un contributo di circa 3.000 euro a posto letto.
Soldi destinati all’adeguamento delle camere in ottemperanza ai requisiti richiesti dalle APIT per l’attribuzione delle “stelle” : impianti di condizionamento dell’aria, arredamento, suppellettili, tovagliati e telerie ed eventualmente opere murarie per incorporare il bagno alla camera.
La classificazione dei B&B è valutata in “stelle” proprio come gli hotels convenzionali: alle quattro stelle dell’albergo corrispondono le tre stelle del B&B. Le tariffe sono piuttosto contenute e, sebbene i gestori siano invitati a seguire le linee guida fornite dalle APIT competenti territorialmente, di solito la tariffa per persona in agosto si aggira intorno ai 40.00/ 50.00 euro
Una bella iniziativa che sembra avere avuto grandi riscontri in termini di investimenti, di creazione di posti letto ed in afflusso di turisti verso questa formula un po’ diversa di alloggio.
Un lavoro reinventato: da semplici villeggianti in casa propria ad albergatori provetti.
Anche questo fa parte della sicilianità: l’arte del sapersi arrangiare.
E di farlo- di solito – molto bene.

Alessandra Verzera

mailto: alessandra.verzera@strettoindispensabile.it