Da non perdere: Report indaga sulle nomine dei Commissari straordinari

ROMA – domenica alle ore 21.15 circa, su RAI 3, andra’ in onda “NON ABBIAMO SAPUTO DIFENDERLI” di Bernardo Iovene. Al termine dell’inchiesta seguiranno: “I COMMISSARI, PERCHE’?” di Chiara Baldassari e Giuliano Marrucci. Chi sono i commissari straordinari, a cosa servono, quanto ci costano? In
Italia ci sono circa 10.000 commissari straordinari, molti dei quali nominati in situazioni di emergenza, ma che godono quasi sempre di una proroga di mandato. Qualcuno riceve anche 760.000 euro l’anno, oltre
lo stipendio, con quali risultati?

“I PROCESSI DELL’AMIANTO” di Giovanna Boursier. Aggiornamento della puntata del 14 aprile 2002 “Amianto sul mare”.
Nel 2002 Fincantieri a Monfalcone fu denunciata per omicidio colposo plurimo dalle vedove degli operai morti a causa dell’amianto. La procura di Gorizia apri’ un’indagine. Sono passati ormai tre anni, le
indagini si saranno concluse? Nel 1992 venne emanata la legge che proibisce l’uso dell’amianto e ne impone la bonifica. Questa legge viene rispettata?

Sintesi dell’inchiesta “NON ABBIAMO SAPUTO DIFENDERLI”

A due anni e mezzo dal crollo della scuola di San Giuliano, dove morirono 27 bambini e la maestra il paese è ancora disabitato. 272 nuclei familiari erano stati trasferiti nelle casette prefabbricate situate dall’altra
parte della collina. Il giorno dopo il terremoto il presidente delConsiglio e il Ministro degli interni promisero: entro 24 mesi il paese sarà interamente ricostruito.

Tutti si aspettavano una ricostruzione veloce, la corsa alla solidarietà ha permesso una raccolta fondi senza precedenti, eppure S. Giuliano è ancora nei prefabbricati. E poi c’è l’inchiesta della magistratura: l’unico edificio crollato a S. Giuliano è stata la scuola, e non sarebbe colpa del terremoto. Sotto quelle macerie sono morti anche i figli di coloro che oggi sono stati rinviati a giudizio, perché l’edificio non aveva le carte in regola. “Una scuola abusiva” secondo il magistrato che segue le indagini. I familiari delle vittime non si rassegnano, e ogni giorno promettono, sulla tomba dei loro figli, di arrivare alla verità.

Mentre il paese emigra perché non c’è lavoro, c’è chi attende ancora di essere pagato per lavori già fatti. Nei paesi vicini danneggiati dal terremoto, è tutto fermo. L’unico intervento tempestivo è stato un
contributo di 20.000 euro ad ogni abitazione che aveva subito danni leggeri. C’è un paese che ha avuto l’abilità di saper “usare” bene questo provvedimento, e oggi si è rifatto completamente la facciata