Messina, Una porno collana per Liz Taylor. Era un’opera dell’orafo messinese Tanino Mammano

ROMA– Roma, 1974. Liz Taylor, già ex signora Burton, va a fare shopping per le vie della Capitale. Nella gioielleria Siracusa le viene presentata una collana originalissima in oro massiccio tempestato di diamanti. Sembra fatta apposta per lei e non resiste alla tentazione di acquistarla.
Quando il gioielliere romano le presenta il conto, la carta di credito di Liz verrà alleggerita di alcune centinaia di milioni. La collana, tra l’altro, prima di finire nelle mani dell’attrice ha un percorso obbligato: Palazzo Strozzi a Firenze, sede della Biennale dell’arte orafa, dove viene ammirata con imbarazzo dai visitatori e dalle personalità presenti.


Era una porno collana made in Messina

Infatti il gioiello è in realtà una porno-collana raffigurante alcune coppie mentre fanno l’amore nelle varie posizioni. Uno scandalo post-sessantottino e ghiotta notizia per i giornali che si interrogano sulle reali possibilità di vedere Liz Taylor con addosso il gioiello. Ma scatta anche la caccia all’orafo che ha modellato la porno-collana e ben presto si scopre che è di Messina, si chiama Tanino Mammano ed è poco più che ventenne.

Clamore mediatico

Raggiunto dai giornalisti, Tanino Mammano sembra cadere dalle nuvole. Sino allora, nella bottega di via Risorgimento 46, si era interessato di concetti di forma e di estetica nuovi, giostrando dal classico al modernissimo, dal figurativo all’informale. La collana l’aveva realizzata su commissione del gioielliere romano, che gli aveva fornito l’oro ed i brillanti, ma anche il tema da svolgere: “erotismo allo stato puro”. Quanto basta per stravolgere la vita di Mammano che, pur di non perdere la commessa, diede fondo alle sue conoscenze sull’argomento, trasformandole in oro con sopra montati cinquanta milioni di lire in diamanti.

Un orafo con i piedi per terra che continua a stupire

Risultato più che soddisfacente per il gioielliere Siracusa, addirittura strepitoso per Liz Taylor. Da allora per Tanino Mammano i giornali prospettarono una carriera da “orafo delle dive”. L’interessato invece faceva finta di nulla. Oggi, con la barba chiazzata di bianco, l’orafo messinese continua a stupire con le sue creazioni, ma l’opera più grande l’ha fatta insegnando agli altri il suo mestiere, in contrapposizione ai suoi stessi maestri: “I vecchi maestri orafi non spiegavano niente ai loro discepoli, nascondevano i trucchi del mestiere – racconta Mammano – reprimevano con tutte le forze le capacità artistiche dei giovani.

L’insegnamento di Tanino Mammano

Quindi i nuovi orafi erano costretti ad arrangiarsi, sganciarsi dal maestro, spesso buttando al vento anni di apprendistato, per mettere in pratica le loro idee e per non restare dei semplici operai del metallo prezioso. Un atteggiamento che io mi sento di contestare”. E l’insegnamento per Tanino Mammana ha un significato importante, perché immagina che i suoi allievi possano progredire con la stessa cultura del maestro, prolungando la vita dell’artista.

Gli allievi di Mammana, dal canto loro, hanno già aperto bottega in tutta la provincia di Messina con successo.

1990 – Francesco Venuto