Sciacca rischia di perdere il suo carnevale

SCIACCA – Il Carnevale di Sciacca – uno tra i più belli e meglio rganizzati di Sicilia – quest’anno non si fa.
Eh no: nella bella e suggestiva Piazza Scandaliato, cuore di tutte le manifestazioni legate al Carnevale saccense, nel corso di alcune opere di ristrutturazione sono stati ritrovati reperti archeologico di grande interesse. La Soprintendenza ha cinto la zona di interesse storico ed archeologico e fermato i lavori di scavo. La Piazza è sventrata. E il Carnevale è alle porte.
Tutto era cominciato a causa di qualche passante – qualche turista – che aveva inciampato nella pavimentazione della Piazza, ormai smottata a causa dei Ficus secolari che fiancheggiano il lato strada della Piazza.
Le robuste e dannosissime radici di questi alberi avevano sollevato l’impiantito creando pericolosi ed inaspettati avvallamenti : oltre alla pericolosità ogettiva di questo stato di cose c’era anche un problema estetico. La Piazza appariva in disordine, sciatta.
E così l’amministrazione comunale aveva afferrato il toro per le corna, indicendo una gara per i lavori di ripristino della pavimentazione.
Tutto bene. Appalto affidato e lavori a pieno ritmo.
Ma…. è saltato fuori il ” ma” : pregiatissimi reperti archeologici verosimilmente di una necropoli esistita proprio sotto la famosa Piazza. Tutti fermi: intervengono i Beni Culturali e l’affare si complica.
La PIazza sembra bombardata: il suo centro è sventrato. Le maestranze infatti non hanno avuto modo di sistemarla neppure alla bell’ e meglio. Giù pale, picconi, zappe e tutto il resto. Ruspe spente e sopralluoghi a go-go.
Va da sè che – con questo blocco legittimo ma dai tempi lunghissimi – la Piazza non potrà essere riallestita entro Febbraio 2005, mese in cui si svolge il Carnevale.
I saccensi sono delusi: loro credono molto nel “loro” carnevale.
Tutti fanno qualcosa: chi cuce i costumi, chi progetta i carri allegorici, chi li allestisce, chi allena le belle ragazze del luogo alle danze coreografiche, chi compone le musiche, chi le suona e chi poi – se va bene – le vende pure.
Insomma, a Sciacca si lavora un anno per allestire il carnevale: e lo fanno tutti. Dal più umile operaio al più illustre professionista: tutti insieme accomunati da questa grande passione.
Un evento che attira moltissima gente se non altro dal resto della Sicilia e che garantisce alla cittadina mediterranea un buon gettito di euro ogni
anno: e di soldi a Sciacca in occasione del carnevale ne arriverebbero anche di più se solo la cittadina non soffrisse di una male cronico, e a quanto pare incurabile, che riguarda l’atavica carenza di strutture ricettive turistico alberghiere.
Malgrado ciò, ed anche in forza del fatto che ” necessità fa virtù”, i saccensi la ricettività sanno crearla: e mettono in affitto appartamentini e villette per incoraggiare il turista a rimanere per la durata della manifestazione di cui i locali vanno tanto fieri.
L’anno che verrà, niente Carnevale 2005. La delusione è palpabile. In parte, come dice un signore che mastica liquerizia al “Circolo Unione” ” S’avia caputu chi la carta era malu pigghiata…” : ossia, si era capito da un pezzo che sarebbe andata a finire così.
Ma l’Amministrazione Comunale non se la è sentita di orbare i cittadini del’unica festa veramente sentita e veramente partecipata : il Carnevale si farà.
Si farà nel mese di Maggio,ma si farà.
Certo, i Saccensi piangono con un occhio- tanto per usare un adagio tanto caro alla terra di Sicilia – ma, c’è da scommetterci, non sarà la stessa cosa.

A. Verzera