Razza Girgentana in via d’estinzione

AGRIGENTO. L’allarme dell’Unione europea per la scomparsa della Razza Girgentana in via d’estinzione. Dai 30 mila capi negli anni Cinquanta ai 524 esemplari del terzo millennio.

Nasce l’associazione di tutela. Che pubblica un libro, realizza un sito e istituisce l’anagrafe ovina

AGRIGENTO Osservandola in uno dei pochi allevamenti rimasti, le sue corna “turrite” e a “cavaturaccioli” appaiono come motivi esotici nel brullo contesto della campagna siciliana. La “capra girgentana”, una specie riconosciuta dalla CEE come “in via d’estinzione e meritevole di particolare tutela”, fa parte del patrimonio storico di tutte le famiglie dei villaggi più poveri dell’isola, e dell’agrigentino in particolare: la mattina presto il gregge faceva il suo ingresso in paese, accompagnato dal suono dei campanacci e dai fischi del capraio. Le donne si affacciavano dai balconi e, quando il pastore arrivava sotto casa, calavano un cestino di vimini che celava un pentolino. Oppure lasciavano il pentolino fuori dalla porta sicure di ritrovarlo colmo al risveglio. La colazione, a base del classico latte un po’ untuoso e leggermente zuccherato dentro cui affondare larghe fette di pane cotto a legna, era così servita a domicilio. E nel pomeriggio il capraio tornava da solo con le “cavagne” (i cestini di canna) con la ricotta appena “sfornata”. Questa sorta di bar ambulante è scomparsa per gli ovvi motivi igienici e perché è cambiata la campagna siciliana. Adesso il rischio è che scompaia la stessa “capra girgentana”, la cui presenza sino alla fine degli anni Cinquanta era di circa 30 mila capi, ridotti, al 31 dicembre 1993, a soli 524 esemplari. Per un animale che rappresenta una specie ben caratterizzata sotto il profilo genetico ed estetico si tratterebbe di un evento disastroso dal punto di vista naturalistico.

Francesco Venuto

25 gennaio 2002, pagina 17 centonove