Pantelleria, collaborare con gli archeologi a volte riserva brutte sorprese

PANTELLERIA – Il loro albergo era stato utilizzato come deposito di reperti archelogici rinvenuti nel corso delle campagne di scavi degli anni passati. Ora i tiolari dello storico albergo Mursia di Pantelleria sono indagati per possesso illegale di reperti archeologici. Si tratta di Rosario Di Fresco ed Enzo Perrone.

A denunciare gli imprenditori sono stati i carabinieri del nucleo tutela del patrimonio artistico, dopo aver visitato la struttura alberghiera, che si trova a poche centinaia di metri dall’area di scavi dell’antica Cossyra. La notizia ha destato sconcerto tra chi conosce l’impegno a sostegno della ricerca archeologica sull’isola da parte dei titolari dell’hotel. Soprattutto perché Rosario Di Fresco, impegnato in primalinea anche con la locale sezione dell’Archeoclub, ha rinunciato ad alcuni servizi per i propri clienti in albergo, pur di sostenere le campagne di scavi sull’isola, finita oggi in molti itinerari turistico-archeologici d’Europa.