PALERMO – Verra’ inaugurata oggi, alla Galleria Elle Arte di Palermo, la mostra di pittura di Edwin Hunziker, sponsorizzata dalla Provincia regionale di Palermo e dal comune di Lipari.
Il pittore svizzero, morto alcuni anni fa, ha trovato ispirazione nella natura siciliana ed ha vissuto a Lipari per molto tempo. La mostra sara’ aperta dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30, esclusa la domenica, fino al prossimo 10 dicembre. Inaugurano il Presidente della Provincia di Palermo, Francesco Musotto e il sindaco di Lipari Mariano Bruno.
Edwin Hunziker: “C’e’ chi non dovrebbe morire mai. Ma il destino è quello. Ma c’è chi può vivere anche se non c’è. ” Edwin Hunziker, meglio conosciuto come lo “Svizzero”, trovò negli anni ’20 la sua terra promessa,le Eolie. Nell’Anniversario dei cento anni dalla sua nascita (3 Aprile 1901), tutti lo ricordano come il più liparese dei liparesi. Nei suoi dipinti c’è l’amore per le sette sorelle che fino all’ultimo difese dall’irrompere del cemento armato.
Edwin Hunziker nacque ad Affoltern sull’Abis, nel Cantone di Zurigo, dove compì gli studi fino a quando, intrapreso il corso universitario alla facoltà di Legge, capi che il suo futuro era la pittura..
Cosi, abbandonati gli studi e contro la volontà di mamma e papà, inizio a girovagare per trovare fonti di ispirazione. Era un sognatore testardo, la sua scelta non fu mai gradita ai genitori che lo considerarono un morto di fame. Frequentò numerose scuole in diverse città europee, tra cui Roma e Monaco di Baviera, dove divenne amico del pittore Piter Flueck, mentre a Firenze incontrò Max Gluber con cui condivise molti viaggi ed esperienze.
Lipari fu l’ultima delle sue tappe, stregato dalle bellezze naturali e paesaggistiche della maggiore delle Eolie, che definì “idillio quasi paradisiaco dei pittori nell’isola”, si stabilì definitivamente nel ’24 e, nel ’27 sposo la liparese Clelia Gemmola.
Edificò la sua casa nella prima svolta dello stradale Pianoconte; oggi, li si trova il primo residence creato a Lipari “Villa Diana”, gestito dalla nipote Clelia Hunziker. Una posizione strategica quella di Diana, dalla quale Edwin Hunziker ha tratto i colori e i paesaggi delle sue tele. A Lipari ha conosciuto alcuni dei confinati politici che divennero i suoi primi ammiratori, come Ambrosino, Malaparte e Gualino.
Curzio Malaparte gli rimase il più affezionato e, come si legge in una lettera del ’34 spedita da Ischia, aveva espresso la volontà di dar vita ad un progetto editoriale che raccogliesse i ricordi dell’isola,durante il periodo dell’esilio, e i disegni e le riproduzioni del pittore. Progetto che non si realizzò. Numerose le esposizioni che Hunziker tenne a Lipari ed anche in Svizzera: i suoi dipinti vennero apprezzati per la “naturalezza” dei colori e dei paesaggi prettamente eoliani.
Le sue mete preferite si limitavano alla parte meridionale dell’isola. Nelle sue tele non figurano le cave di Pomice (importanti per l’economia di Lipari) nè i colori viola e rosso delle cascate di Buganvillea nei bianchi viottoli, tanto amati e fotografati dai turisti. Forse perché Hunziker le riteneva piante estranee. Per lui Lipari, era il verde, la tranquillità e la genuinità dei luoghi, le coste selvagge che egli esplorava, sempre in barca, la gioia quotidiana dell’area domestica.
Protestò duramente contro i progetti degli albergatori e del comune che volevano lottizzare il suo terreno, lottò contro lo sradicamento delle rocce millenarie della cava del Fuardo a S.Calogero, destinate a lastricare strade e piazze.
Circa 500 i quadri della sua collezione che oggi viene custodita gelosamente dalla nipote Clelia, figlia del primogenito Alessandro scomparso nel 1985, alla quale il nonno ha trasferito l’amore per le Eolie e la passione per la pittura, una dote che ora viene esercitata dai suoi figli, Paolo e i gemelli Sandro e Gabriele.
Ad Hunziker potrebbe essere dedicata una delle prossime edizioni di “Festadimaggio”.
Mariangela Pastore
La poesia dell’amico Curzio Malaparte
Curzio Malaparte regalò a Edwin Hunziker una poesia scritta nel 1934, quando il giornalista, che in realtà si chiamava Kurt Suc-kert, era stato confinato a Lipari per attività antifasciste all’estero. Un dono d’amicizia che Hunziker custodì gelosamente tra le sue carte. La poesia s’intitola “Alba Marina” e ci piace accennarne qualche verso: “Azzurra alba marina, io sempre a questa deserta spiaggia fuggo le mie febbri notturne, e il ciel s’imbianca e freme oscuro il mare. Tinge i lontani monti un rosso lume, il vento odora d’erba come un fiume. Dormono in selve trasparenti in verdi cieli, i pesci dagli occhi di bambino. L’alba scende nei gorghi azzurra e bianca, lenta affonda nei molli boschi d’alghe, suscita attorno amoroso terrore…” .
Mariangela Pastore