Marsala: muore mentre i compagni di scuola vanno in spiaggia.

MARSALA (TP) -Morire di infarto a soli quindici anni d’età e per avere appreso di essere stato “bocciato”. Una tragedia assurda di cui nessuno ha colpa e che ha sconvolto la città di Marsala. Mentre gli altri, i compagni, si preparano per le meritate vacanze…

Solo pochi anni e la promessa di un’intera vita davanti. Ambizioni, sogni, aspettative. UNa sorte bugiarda, quella dello studente marsalese.
Forse il ragazzo di Marsala aveva preso un po’ sottogamba l’anno scolastico appena terminato: ma tutti i giovani, prima o poi, lo fanno.
Lui però era stato bocciato ed aveva dovuto ritenerlo molto ingiusto visto che, a seguito di quello scrutinio inaspettato, il giovane aveva avuto un diverbio con alcuni insegnanti.
Tanto da sentirsi male all’improviso e di accasciarsi al suolo.
Nessuno poteva immaginare che di li a poco quel ragazzo sarebbe morto di infarto.
Eppure è successo.
E’ successo che per lui non ci sia stato nulla da fare: non sono riusciti a rianimarlo e la corsa in ospedale non è servita a salvargli la vita.
Lo studente se ne è andato in una giornata di tarda primavera, alle porte dell’estate, dopo una grossa delusione e lo sfogo che ne era seguito.
Se ne è andato mentre altri più fortunati di lui incominciano a godere le meritate vacanze fatte di sole e di mare dopo un anno di scuola.
Poco a noi qui importa se il ragazzo fosse o non fosse studioso: commuove che una vita tanto giovane sia dovuta finire così e che non si sia potuto far nulla per risparmiarla.
Se non fosse stato lo stress per lo scrutinio sarebbe stata una lite tra amici o con la fidanzatina nell’immediato futuro: questo sfortunato ragazzo era sofferente.
Probabilmente una tara ereditaria : una cardiopatia che non si era manifestata in alcun modo e che lo ha stroncato a seguito di un’emozione forte.
Nel suo petto una bomba: il suo stesso cuore. Il cuore giovane di un ragazzo poco più che bambino con in petto una miccia pronta ad esplodere: e così è stato, per la costernazione di tutti.
Non conta più la pagella, non contano più i rimproveri: nessun diario, nè quaderni, nè libri ed appunti.
Non conta più un bagno al mare ed un panino sulla spiaggia, o dormire un po’ di più alla mattina.
Non conta più.
Nulla per lo sfortunato ragazzo marsalese, ora, ha più alcuna importanza.

Alessandra Verzera

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