L’amore a Lipari secondo Boccaccio

LIPARI Quella Lipari del Decamerone, una perla dell’editoria eoliana, edita nel 1997 dal Centro Studi di Lipari, è una singolare pubblicazione la cui presentazione è stata curata dal giornalista Bruno Carbone, le note al testo sono state stilate da Roberto Cincotta, ed è stata arricchita da sei disegni inediti del grande pittore siciliano Bruno Caruso, che illustrano alcuni momenti della novella. La novella che viene riprodotta nel testo è intitolata “Gostanza da Lipari”, ed è la seconda della quinta giornata del Decameron di Boccaccio, opera che venne composta nella sua edizione definitiva tra il 1349 e il 1351.

Vittore Branca, l’illustre studioso del grande scrittore fiorentino, ricorda che nelle novelle della quarta e della quinta giornata, il poeta descrive gli uomini e le donne “destinati alle più alte prove della gioia e del dolore umano, cioè delle grandi avventure passionali, al regno di questo sovrano del mondo, di questo reggitore dei sapienti e degli ignoranti, che è Amore”.

La pubblicazione riproduce anche il testo originale del vecchio manoscritto che è stato messo a disposizione dalla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, su concessione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.

“….ammaestrata alquanto dell’arte marinaresca si come generalmente tutte le femine in quella isola sono, Gostanza fece vela e gittò via i remi e il timone e al vento tutta si commise…. “

Gostanza ama Martuccio Comito, la quale udendo che morto era, per disperata sola si mette in una barca, la quale dal vento fu portata a Susa; ritruoval vivo in Tunisi, palesaglisi; e egli grande essendo col re per consigli dati, sposatala, ricco con lei in Lipari se ne torna”. “….. e appresso Gostanza e Martuccio con licenzia del re sopra un legnetto montati, e con lor Carapresa, con prospero vento a Lipari ritornarono, dove fu sì grande la festa, che dir non si potrebbe giammai….”

«Se si legge tra le righe di questa gustosa e non scollacciata novella del Decameron di Boccaccio – afferma Bruno Carbone – si viene introdotti in una realtà inquietante, per i più solo intuita, cioè quella della pirateria….. Questa “perla” della letteratura italiana è stata pubblicata per ricordare a chi si accosta a questa terra che le Eolie sono scrigno di storia millenaria, piattaforma di scambi tra le popolazioni del bacino del Mediterraneo, oltreché luogo di pirateria».

L’intreccio si snoda in una storia d’amore, un amore tenace, ostinato e costante e Gostanza si chiama la protagonista che sfida il mare in tempesta per cercare il suo amato Martuccio.

« Gli eventi, i luoghi – afferma Roberto Cincotta – servono solo da cornice, da pretesto, non facendo altro che mettere maggiormente in risalto la forza del sentimento che supera ogni difficoltà contingente. Questo solo è l’intento di messer Boccaccio, e in questo è magistralmente riuscito, rendendo onore alle “orrevoli genti” di Lipari, capaci di tanto ardire e tanto amore».