I “cugini” di Elon Musk abitano a Messina

I “cugini” di Elon Musk, il padre di Tesla e tante altre cose, esistevano già negli anni Novanta a Messina. Sono due fratelli e andavano in giro con una “Uno” elettrica che funzionava davvero e faceva 100 chilometri con una ricarica. Le bici elettriche le avevano presentate pure in Fiera. L’autore di questo pezzo ha provato sia la Fiat Uno che la bicicletta elettrica. Come tutte le nostre cose nessuno ha dato veramente credito ai due imprenditori messinesi. Forse solo il giornalista. Amen.

MESSINA L’auto elettrica? Abita a Messina, in un capannone industriale dove si realizzano resistenze elettriche corazzate. I1 prototipo è una Fiat Uno bianca, silenziosissima, veloce, con tutti i cinque posti a sedere ancora disponibili. A progettarla e realizzarla sono stati i fratelli Giovanni e Orazio Interdonato, fondatori della “Gea s. r.l”, società costituita per produrre una “City car “, basata sul prototipo ormai sperimentato; la società possiede alcuni brevetti nel campo della trazione elettrica e il progetto di una “colonnina”, dotata di bracci oleodinamici che, in appena quaranta secondi, è in grado di sostituire 1′ accumulatore scarico sulle autovetture elettriche.

Sia la batteria, composta da accumulatori a piombo gel, sia il nuovo tipo di veicolo adatto ad ospitarla, sono stati studiati dalla stessa società messinese.

Ad una velocità di circa sessanta chilometri orari la city-car, tre metri e venti di lunghezza, avrà un’autonomia di cento chilometri, ma il suo limite di velocità è di centodieci chilometri orari.

La fase progettuale del propulsore elettrico è iniziata quattro anni fa, quando i fratelli Giovanni ed Orazio Interdonato, con la collaborazione di alcuni professionisti esterni, iniziarono a disegnare un motore che avrebbe dovuto essere superiore a quelli già presenti sul mercato. A prototipo collaudato, nasceva così la “Gea srl”, e cominciava a circolare nel Messinese una Fiat Uno variopinta, dotata del propulsore ad eccitazione separata. E’ andata, tuttavia, in fumo la proposta, avanzata un anno fa, di rilevare lo stabilimento Pirelli di Villafranca Tirrena per produrvi la city-car “Genesis”. I fratelli Interdonato sono i continuatori di una tradizione di famiglia nel settore elettrico e dell’automazione. iniziò ottanta anni fa papà Rosario, che realizzò una prima fabbrica in Lombardia; trasferitosi a Messina, continuò a produrre resistenze elettriche prendendo commesse da tutta Europa, specializzandosi nel settore della cantieristica. Ancora oggi la Terminter, questo Il nome della fabbrica messinese, è unica nel suo genere in tutto il meridione d’Italia, possiede centinaia di brevetti, tra cui un curiosissimo “asciugacani” mai entrato in produzione, ed è stata trent’anni fa tra le prime ad utilizzare gli ultrasuoni per l’apertura automatica dei cancelli. I1 grande lavoro di ricerca e di collaudo dell’auto elettrica ha coinvolto anche Giuseppe Ventura, oggi direttore commerciale della Gea. Il propulsore quasi scompare dentro il cofano dell’utilitaria; è stato agganciato al cambio a cinque marce originale Fiat, sormontato da un primo blocco di accumulatori e da una serie di congegni elettronici, sistemati dentro il plexiglass, che servono per regolare 1′ intensità della corrente che alimenta il motore.

Giornale di Sicilia 1993

Francesco Venuto