Comiso, ritornano a casa le spoglie del brigadiere Biagio Di Stefano caduto in guerra. La cerimonia l’1 giugno nella chiesa dell’Immacolata

Biagio Di Stefano in una foto scatta prima di partire per il fronteCOMISO. – Dopo 65 anni tornano a casa le spoglie del Brigadiere dei Carabinieri Biagio Di Stefano morto in guerra. Dopo tanti anni la famiglia, che non lo ha dimenticato, si stringerà attorno alle spoglie del loro Biagio che riposerà nella sua terra. Una storia come tante altre, questa, come quella dei tanti italiani che andati in guerra per onorare la patria non hanno fatto più ritorno a casa.

Ma chi era Biagio Di Stefano. Era un giovane nato a Comiso il primo gennaio del 1912 che giovanissimo scelse di arruolarsi nei carabinieri lasciando la propria famiglia e la propria casa per ciò che lo affascinava e cioè la divisa e laarma. Effettivo alla 73^ sezione motorizzata Carabinieri la Patria lo chiamò al fronte portandolo in Africa nel deserto della Libia dove è deceduto in seguito a un bombardamento aereo il 18 dicembre del 1941. Una fine tremenda, orribile come quella che hanno fatto tanti altri suoi commilitoni di nove divisioni italiane che erano di stanza a Tobruk e a Beda Fomm in Cirenaica.

I suoi resti furono quindi sepolti al Sacrario Militare Italiano di Tripoli. Negli anni sessanta, una delegazione del Commissariato Generale Onoranza Caduti in Guerra curò le operazioni di ricerca e recupero dei caduti italiani in territorio libico, tra i quali c?era proprio Biagio Di Stefano, le cui spoglie furono traslate ed inumate definitivamente nel sacrario Militare Caduti d’Oltremare di Bari Settore Africa Settentrionale.

Oggi a distanza di 65 anni i sui nipoti Biagio che vive a Leonforte e Giuseppe e Lucia che vivono a Comiso potranno averlo vicino. Negli anni, come fece lui altri della sua famiglia si sono arruolati nell’arma segno che buon sangue non mente. Infatti due pro nipoti, Massimo e Marcello hanno scelto anche loro di far parte dei Carabinieri mentre Maurizio della Polizia di Stato. La cerimonia di sepoltura sarà in forma privata e si terrà giorno 1 giugno, dopo la funzione religiosa che avrà luogo presso la Chiesa dell?Immacolata.

Si conclude così la storia di un eroe del nostro tempo.