Castello di Bauso, XIII Settimana della cultura: stasera è il turno del pianista messinese Nino Fiumara

VILLAFRANCA TIRRENA – Continua l’apertura quasi  “no-stop” del Castello di Bauso, inserito per il secondo anno consecutivo quale sito della Regione Siciliana per la Settimana della Cultura. Il Palazzo baronale che fu dei Cottone ospita sino a domenica prossima la mostre “Madonne e Santi in festa”, a cura dell’Associazione Kiklos. Si tratta di una selezione di immagini fotografiche realizzate da Giovanni Irrera, scomparso recentemente e ricordato ieri sera da Mario Sarica, Presidente dell’Associazione, durante un commosso intervento di presentazione.  A cura dell’Associazione “Villafranca giovane”, invece, viene proiettato un breve documentario sullo stato di abbandono del Castello di Bauso dal dopoguerra in poi,  perché non si ripeta più la follia di dimenticare le radici culturali, perché non si rendano più possibili scempi come quello del passaggio dell’autostrada A20 sotto le torri delle quali ha parlato in un suo romanzo Alessandro Dumas padre. Sullo stesso argomento è consultabile anche una piccola rassegna stampa con qualche chicca d’epoca e una demo di testate locali fiorite nel corso degli ultimi 20 anni.

Per quanto concerne gli spettacoli musicali, stasera è il turno del Maestro Nino Fiumara, un giovane di Messina (è nato nel 1993), che suona il pianoforte dall’età di cinque anni e ha già riscosso molti consensi incantando il pubblico italiano nel corso delle sue esibizioni. Il programma prevede l’esecuzione di musiche di J.S. Bach, F. Liszt, R. Schumann e A.  e A. Skrjabin.

Stamattina al Castello dei Bauso, visitabile dalle 9, si commentava positivamente l’evento di ieri sera che ha avuto per protagonisti i Kàlamos Ensamble, sei giovani polistrumentisti di Galati Mamertino che hanno letteralmente incantato il folto pubblico accorso per assistere  allo spettacolo  “Fiati pastorali e canti della tradizione siciliana”. Un reportage ricco di foto e con un documento video è presente su www.fuoricronaca.it, grazie all’impegno di due giovanissimi: Mario Merlino e Marcello Luciano, che si sono improvvisati, ma non tanto, rispettivamente cameraman e fotoreporter. Infatti anche questa Settimana della Cultura è stata realizzata dalla Soprintendenza per i Beni Culturali di Messina a costo zero, perché non ci sono fondi, ma anche perché la cultura non ha prezzo e anche contribuire a realizzare questo tipo di manifestazione diventa un’esperienza culturale. Villafranca, in questo senso, contribuisce egregiamente grazie a giovanissini “suggestionati dalla storia” come Alberto Catalfamo, Nino Costa e tanti ancora. La speranza è che questo nòcciolo duro di giovani entusiasti si sviluppi, attirando altri giovani che a volte non si avvicinano a queste esperienze solo per timidezza. Costo zero, si diceva, ma non completamente per queste manifestazioni: anche se c’è una valenza culturale che dovrebbe superare tutti gli ostacoli, obblighi come quello di pagare la SIAE restano in piedi. In questo senso va dato un plauso al Comune di Villafranca Tirrena per la grande e illuminata collaborazione, e ad associazioni molto attive nel territorio come la “Fidapa”, che ha in  Letizia Bonanno il motore propositivo. Interessante anche il contributo dell’associazione “Visarò”, il cui presidente è Enzo Coniglio, un imprenditore molto noto a Villafranca e molto sensibile alle politiche culturali. Enzo Coniglio dimostra così che impresa e cultura possono andare d’accordo sostenendosi a vicenda. Probabilmente con un’accurata selezione degli eventi da sponsorizzare si possono creare le basi per un salto di qualità del sito Castello di Bauso.

(f.v.)