Antonio Triolo, il violinista argentino di Malfa

MALFA – Antonio Triolo oggi ha 76 anni: è nato a Malfa, ma da più di cinquanta anni vive a La Plata, in Argentina, insieme alla moglie Belma ed i suoi figli Josè Carlo e Daniele. A La Plata abita anche la sorella Rosaria che oggi ha 80 anni.

Antonio ha lasciato le isole Eolie nel 1950, secondo il consueto rituale di quegli anni: è partito in nave dal porto di Genova dove, prima d’imbarcarsi, ha inciso un disco di saluto molto commovente dedicato a sua madre Nunziata Ristuccia. Disco che ha spedito per posta prima di lasciare l’Italia.
In Argentina, dopo lunghi anni di lavoro e di sacrifici è riuscito a diventare proprietario di alcuni negozi di abbigliamento ed i figli ancora oggi continuano a svolgere questa attività. La grande passione di Antonio Triolo era quella di suonare il violino. Prima di emigrare aveva preso alcune lezioni private a Roma, grazie all’ospitalità dei suoi parenti che vivono ancora nella capitale.

Uno studio appassionato che ha continuato, perfezionandosi, al Conservatorio di La Plata. Qui ha partecipato a numerosi concerti, alcuni dei quali sono stati trasmessi anche dalla radio nazionale argentina. Nel 1974, Triolo si è recato con la moglie in Australia in visita ai suoi fratelli, a loro volta emigrati dalle isole Eolie nei drammatici anni ’50. A Melbourne sono stati accolti con una grande festa dal fratello Benito e dalle sorelle Anna e Lina insieme alle rispettive famiglie. Nel 1975, Antonio Triolo è tornato dopo 25 anni per la prima volta nella sua terra natìa, dove ha rivisto il suo paese, Malfa, e la casa dove è nato e dove ha vissuto gli anni della sua giovinezza. Nonostante tutto, come se il tempo non fosse mai trascorso, si è ritrovato con gli amici di gioventù. Un’occasione per riprendere anche il discorso musicale interrotto:ha imbracciato il violino suonando, stavolta, per suoi compaesani, come accadeva tanti anni prima, quando la musica e il ballo significavano gioia di vivere. Così sono state riproposte le antiche serenate per le coppie di sposi (giovani ed anziani) ed ai fidanzati; per l’eolo-argentino è stato facile radunare gli amici di un tempo improvvisando un piccolo complessino, con chitarra e fisarmonica, per replicare la giovinezza fatta di serate di ballo, come una volta, nelle terrazze dinanzi alle case, il “bàgghiu”.

La sua innata predisposizione per la musica ed i suoi modi allegri, gioviali e scherzosi, hanno così risvegliato anche gli animi dei suoi compaesani di Malfa. Per le stradine del paese si sentivano suonare dal vivo, ancora una volta, valzer, mazurke, e l’immancabile polka. Antonio Triolo, che attualmente vive in pensione nella sua casa di La Plata, ha trascorso con grande entusiasmo gli anni della sua esistenza ed oggi è molto rammaricato per la grave crisi che sconvolge l’Argentina, ma crede che la sua nuova nazione riuscirà a risollevarsi. Del resto il suo motto è sempre stato: “La vita è vita”.
Antonio Brundu