Ancora una tragedia della follia: madre uccide tre figli. Rischiava di perdere il compagno.

VIENNA (A) – Dramma della follia nella quieta Austria ed all’interno di una deliziosa villetta immersa nel verde. Una madre uccide i suoi tre figli. Lo avrebbe fatto per non perdere il compagno, che le aveva prospettato una scelta definitiva: o lui o i bambini. E la donna ha scelto di sacrificare i figli. Un rituale particolarmente ricorrente negli ultimi anni…

Non versavano in condizioni economiche disperate in quella famiglia in cui la madre ha ucciso i tre figli, anche se proprio questa è stata la giustificazione che la donna ha esposto agli organi di Polizia Giudiziaria e della Magistratura nell’immediatezza del ritrovamento del corpo dei tre bambini.
Una scoperta particolarmente macabra, visto che due dei tre corpicini erano malamente e grossolanamente sepolti in cantina e che il terzo era immerso in un fusto colmo di vernice.
Il contesto sociale in cui si ha preso le mosse questa ulteriore tragedia della follia ( ma sarà davvero follia?) è quello della tranquilla e benestanteAustria: un paese che ben poche volte è salito alla ribalta delle cronache per gravi fatti di sangue.
Eppure all’interno di quella villetta immersa nel verde e circondata dai fiori, si stava consumando qualcosa che definire orribile è solo un eufemismo.
Una madre stava, scientemente e meticolosamente, pianificando l’eliminazione dei suoi tre figli.
Pare che sia stato il compagno della donna ad indurla ad un gesto tanto atroce: poco proclive a dividere la donna con i figli di lei, pare avrebbe proposto alla donna di disfarsi dei figli. Oppure lui se ne sarebbe andato.
Ed ecco che una madre si trasforma in belva feroce: assetata del sangue dei propri figli, concepiti, portati in grembo, partotiti, nutriti ed accuditi per anni.
Improvvisamente quelle tre creature erano una minaccia, un impaccio: tre palle al piede. Troppe per questa madre degenere.
Troppe per una donna che sceglie di tenere nel proprio letto un uomo che l’ha indotta ad un triplice omicidio: il più odioso degli omicidi.
Naturalmente gli inquirenti hanno disposto l’immediata perizia psichiatica nei confronti della donna, per accertarne lo stato di salute mentale. Si dovranno accertare molti elementi e vagliare attentamente testimonianze e deposizioni: incluse quelle della donna e del suo compagno.
Ma il caso ricorda tanto quello della donna americana che annegò i tre figli in un lago su richiesta dell’amante.
La degenerazione dell’amore che spesso nelle donne – molto più spesso che negli uomini – assume connotazioni morbose, maniacali.
La disperazione all’idea di perdere un uomo, in fin dei conti solo un uomo, trasforma una madre in una spietata assassina: priva di rimorso e di ripensamento, visto che reitera il proprio abominevole crimine per ben tre volte e con un lasso di tempo notevole tra l’uno e l’altro che avrebbe potuto e dovuto adoperare per riflettere e per costituirsi già del primo crimine
Nessun ripensamento, quindi, e nessuno scampo per quei poveri bambini che, come ogni bambino, avevano nella loro mamma il loro punto di riferimento fisso: quel referente biologico forte sul quale sapevano di poter contare sempre.
Sempre: un sempre breve che finiva laddove cominciava la storia torbida di quella madre con un uomo disgustoso, capace di osare tanto, di spingersi fino a tanto per gelosia.
Un uomo disgustoso che ha trovato in quella donna inqualificabile il perfetto omologo : la donna a cui sapeva di poter chiedere tanto, con la quale poteva spingersi fino a tanto.
Nei giorni a venire toccherà alla magistratura austriaca indagare sulla situazione patrimoniale della famiglia e sulle circostanze che hanno portato a questo ulteriore dramma in danno di minori, inclusa la possibile infermità mentale della madre belva.

Alessandra Verzera

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